Il discorso diretto e indiretto

Ho pubblicato questo fascicolo da me scritto diverso tempo fa per una casa editrice digitale che, con mio grande rammarico, adesso non c’è più: all’inizio era il sogno perfetto di una editoria pubblica e gratuita o comunque dove i docenti potevano, con modica spesa, avviare un’attività digitale collaborativa e di buon livello. Poi la casa editrice si è fatta “inglobare” dall’editoria tradizionale con la promessa di una pubblicità e di una vendita dei loro prodotti in tutte le librerie e in ogni scaffale ditigale, cosa che, per la verità mi è sfuggita. Alla fine la casa editrice digitale ha dovuto soccombere ai più forti, si è lasciata intimidire ed è… sparita nel nulla!

Il lavoro che avevo fatto per loro era elaborato col cuore e con tanta passione, soprattutto perché era un ideale: una guida per docenti, un libro di testo per bambini, una guida per i bambini perché potessero, anche autonomamente imparare. La prima guida digitale vera, affiancata da una piattaforma dove gli alunni potevano fare le lezioni ovunque si trovassero, col tablet o con pc. Purtroppo i sogni sono irreali e questo non era ancora il tempo perché si realizzasse.

In ogni caso ho deciso di mettere mano alla grande quantità di materiale da me prodotto, pubblicando un poco per volta, sia pure con poche immagini… ma con tante mappe e molte letture da me inventate, nonché proposte per esercitazioni a metà fra il tradizionale ed il digitale. Anche questa volta, la mia piccola produzione è stata resa pubblica in due modalità: su carta on demand

http://www.lulu.com/shop/nicoletta-farmeschi/il-discorso-diretto-e-indiretto/paperback/product-24505682.html
La versione cartacea costa poco più di 10 euro e ha una copertina verde e sobria, un’impaginazione semplice. Se volete stampare l’ebook, conviene comprare questa versione.

Oppure in formato e-book, a costo 0: se la lettura digitale vi è gradita e non vi manca la carta, questa è la versione giusta per voi.

Prima che mi decidessi, avevo fatto una nuova indagine, per capire se qualcosa stesse cambiando nel mondo dell’editoria digitale, ma non ho notato variazioni sostanziali, anzi: guardandomi intorno non ho trovato più quelle case digitali che mi permettevano di intravedere un modo diverso di leggere. Sparite nel nulla. Invece ho notato varie agenzie che adesso vorrebbero pubblicare i miei testi o quelli di chiunque altro, a condizioni non troppo chiare.

Per questo motivo ho scelto di pubblicare nuovamente su Lulu.com: è una casa editrice che mi è molto cara perché lascia molta libertà agli autori. All’estero le scuole lo utilizzano per dare alle stampe testi autoprodotti per la classe o per la vendita in libreria dei contenuti scolastici che servono a quel determinato istituto. In Italia non c’è questa modalità facile di pubblicare, perché le case editrici di solito fanno pagare cifre piuttosto esorbitanti, oppure lasciano agli autori percentuali di guadagno davvero molto basse.

Lulu.com per la verità, non è una vera casa editrice: sì può pubblicare ciò che si vuole, a condizioni che ci si assuma la responsabilità di ciò che si scrive. Si può decidere il prezzo e in quali mercati vendere. Si può anche ritirare il libro se non ti va più di venderlo.

Infine, una comuniazione: sì, per fare il download del testo in formato ebook, occorre una registrazione, ma mi è sembrato il minimo per scaricare un file da Internet in tutta sicurezza.