16 ottobre 2009
16 ottobre 2009: la sorpresa e l’anticipazione; la differenza
Ripristinate adeguatamente le “lenzuola” che compongono l’Amiata, grazie all’intervento competente di Luca (alias, Geordie Robbiani), cerco dei punti “fermi”: inserisco dei “landmark” nel mio bagaglio personale, l’inventory, ossia dei teleport per ciascuno dei paesi presenti e anche per la vetta, dove si vedono rappresentati i due monumenti più importanti: la Croce di ferro e la Madonna degli Scout. Vi ho anche appoggiato un cartello col riepilogo chiaro delle piste e dei rifugi per gli sciatori. Ed è proprio la vetta il luogo dove si svolgerà la prima unità didattica del progetto, legata alla sorpresa di un gioco e all’anticipazione di una esperienza che poi diventerà reale, durante la settimana bianca. Il gioco a sorpresa, con cui un gruppo di bambini di 3^ di Casteldelpiano e le loro tutor di Cesena saranno chiamati a divertirsi a novembre, sarà quello di recarsi virtualmente alle Macinanie, far indossare al proprio avatar un abbigliamento adeguato al freddo e degli sci, prendere la seggiovia che conduce alla vetta e…SCIARE TUTTI INSIEME! In questo modo giocoso gli alunni saranno chiamati a prendere coscienza dell’ambiente montano con le sue caratteristiche salienti legate ai monumenti e alle piste sciistiche più note, anticipando l’eperienza reale.
Sulla vetta arriva anche la seggiovia, di cui segno il percorso, momentaneamente in modo piuttosto grossolano.
Provo a creare una delle cabine che trasportano gli sciatori in inverno e o turisti d’estate.
Poi mi invento degli sci coloratissimi da usare al momento opportuno per il gioco a sorpresa con gli alunni.
La prossima tappa sarà segnalare le 4 piste sciistiche dell’Amiata per ricreare una similazione3d che precederà l’esperienza reale.
Gli alunni quindi, conosceranno SLW e l’Amiata in 3d, con i suoi punti di riferimento e si divertiranno a “sciare” con le tutors di Cesena; a gennaio poi, saranno accompagnati in montagna per la “settimana bianca” grazie alla quale faranno la prima vera conoscenza della nostra zona ed impareranno a riconoscerla attraverso la vera attività sportiva per loro così attraente: lo sci.
L’anticipazione di questa esperienza avrà un doppio risvolto: da una parte si potrà verificare se e quanto influisce l’immersione nel 3d sull’apprendimento di certe conoscenze di tipo geografico. Ci saranno infatti 2 gruppi: uno farà l’esperienza3d ed un altro farà invece la classica lezione frontale che presenterà l’ambiente montano.
Quali saranno i risultati che, alla fine saranno misurati? L’anticipazione è uno degli aspetti che rende allettante l’esperienza dei mondi virtuali, ma credo che non sia mai stato valutato da nessuno il probabile vantaggio nell’apprendimento. Certo, per una sperimentazione seria ci vorrebbero dei numeri più alti…ma nel nostro piccolo cercheremo di essere almeno il più possibile obiettivi. L’altro risvolto riguarda l’impossibilità di ripetere nella realtà determinate azioni che invece sono possibilissime nei mondi virtuali. Su questo aspetto non è certo inutile insistere, ma deve comunque finire l’epoca degli alunni che non hanno chiaro il limite fra reale e virtuale, così come prima era necessario chiarire la distizione fra vita concreate e fiaba. Molte azioni sono facilmente realizzabili nei mondi virtuali, come volare o teletrasportarsi da un luogo all’altro e realizzano una sorta di esperienza “aumentata”, che poi non sarà ripetibile per davvero. Per questo motivo ho creato una “gesture” apposita, denomonita “la sciata col salto” con la quale i bambini potranno divertisi a SLW, con il chiaro intento di far loro capire anche i “limiti” e la sostanziale differenza fra reale e virtuale.