Nel 1998/99 feci la mia prima esperienza di creazione di un ipertesto con la classe. Allora lavoravo a Montenero d’Orcia, una scuola piccola con tre pluriclassi. Avevo da poco imparato l’html e volevo che anche i miei alunni apprendessero le basi del codice nascosto nelle pagine web.
Mi feci prestare un piccolo 386 dalla segreteria e quando lo portai a scuola tutti gli alunni mi vennero intorno per vedere cos’era quel grosso scatolone di metallo con uno schermo stile tv, con tubo catodico. La tastiera e il mouse con la rotella sotto completavano il tutto… Lavorammo molto col blocco note e non era troppo complesso: una volta aperto il “bodY” il resto veniva da solo, era sufficiente che i bambini compiassero le loro cose. Lo scanner lo avevo portato da casa e passavamo ore a scanzionare i disegni bellissimi che producevano i miei alunni. Era il periodo in cui per far capire come si realizzava un ipertesto, si creavano enormi cartelloni collegati con fili di lana o corda. L’ipertesto era preceduto da collegameni reali e poi dalle ancore scritte sul blocco note.
Alla fine dell’anno nacque questo semplicissimo lavoro: La pace è sicurezza
L’anno seguente fui trasferita a Castel del Piano e fu allora che mi venne in mente di fare delle lezioni specifiche sull’html. La mamma di due alunni nelle classi che avevo mi fece avere dei 386 che la sua ditta dismettava. Non vi dico le polemiche che ebbi quando chiesi all’allora Direttore Didattico di metterli in classe perché potessero usarli gli alunni… Sembrava che avessi portato in classe “il male” assoluto, però i genitori mi aiutarono e il permesso fu dato. Decisi che era ora di scrivere delle pagine web che aiutassero i bambini a capire l’html. Inventai la storia di un ricco i cui aculei nascondevano un cuore d’oro, proprio come le “frecce” acuminate dell’html… e per scovarlo spiegavo come si poteva fare. Quelle paginette, non più di quattro o cinque, purtroppo, sono scomparse: depositate nel mio primo sito web creato quando ancora non sapevo usare l’FTP sono andate bruciate insieme ai server di Xoomer. Quanto fu recuperato, fu rimesso insieme da Virgilio (vedi Il mio primo sito web ). Furono però utili soprattutto alla classe quinta, che un poco lo imparò di sicuro, se uno degli alunni mi rammentava qualche giorno fa che lui, di coding, sa solo quel poco che gli avevo insegnato io col maestro mio collega di classe. Quell’anno preparammo questo lavoro che ho ritrovato insieme alle mie prime pagine html. Quell’anno avevo scoperto un po’ di Java, che utilizzai per migliorare la pagina di copertina e il menù laterale di sinistra.
Il blocco note era lo strumento più avanzato che utilizzammo, era semplice e si trovava ovunque (“universale”!). Gli alunni si divertirono con un’esperienza didattica davvero fuori dal comune, in un’epoca in cui l’informatica accennava solo timidi ingressi attraverso le aule multimediali appena inaugurate e sempre chiuse a chiave.