Cronache dalla radura

Simone Aliprandi è persona nota nel mondo del Web: il suo nome è legato inscindibilmente al copyleft e copyright. In pratica ha fatto capire il significato di questi indecifrabili termini ai più e questo grazie ai suoi progetti: basta leggere il suo sito. Personalmente, venendo dal mondo della scuola, dove se serve, si tende a prendere e dare qualsiasi materiale, senza tenere troppo conto della proprietà intellettuale, ho potuto apprezzare molto Simone Aliprandi, con i suoi libri e le sue conferenze in giro per l’Italia.  Lo “conosco” soprattutto su questo.

Ma il suo ultimo libro, dal titolo “Cronache dalla radura: Riflessioni ed esperienze sulla complessità delle relazioni di coppia ” è un’altra “cosa”: esce dai suoi soliti schemi e nel suo rigore di studioso e ricercatore  qual è, dà uno sguardo al mondo interiore degli essere umani, ne analizza i comportamenti in base ai loro desideri “sociali”. In pratica tutti noi instauriamo relazioni di vario tipo, dove i sentimenti e le emozioni giocano un ruolo fondamentale, insieme a tanti altri aspetti difficili da esaminare nella loro completezza. Certamente, poche sono le relazioni davvero importanti, ma non sempre prendono la strada desiderata. Come mai? La realtà ci insegna che i legami interpersonali sono complessi e riflettere su di essi ci serve anche per capire meglio noi stessi. Così Aliprandi mette a disposizione le sue “cronache”, per aiutare il lettore a diradare almeno un po’, la nebbia che avvolge spesso il mondo dei rapporti sociali.  Per fare questo utilizza numerose metafore. La più importante è che crescere vuol dire anche “uscire” dal nostro “castello” ben noto e comodo, per immergersi nella società, ossia nella “radura”. Quello che accade successivamente, è qualcosa di strettamente personale e Aliprandi esamina varie esperienze e varie situazioni, che sono poi, riconducibili a quella di molti, pure senza generalizzazioni inutili e fuori luogo. La sua ricerca non ambisce all’esaustività dell’argomento: essendo uno studioso, verifica con mano e sa di non poter prendere in considerazione le singole e molteplici motivazioni, in tutta la loro varietà, per cui qualcuno preferisce, ad esempio, rimanere nel proprio castello, oppure al contrario, ne esce per sempre. Nel libro, è soprattutto la “radura”, ossia la zona di incontro o scontro, che viene scandagliata attentamente ed è quindi questa la parte più interessante.

Con questo libro, Aliprandi mostra un po’ anche se stesso e aldilà di quello per cui tutti noi lo conosciamo meglio,  si espone come essere umano, che ha molto da raccontare, non solo in riferimento alla sua personale esperienza, di cui comunque poco parla, ma perché, da uomo curioso, vuole capire ciò che intimamente muove le relazioni di coppia. Ci dà quindi, una buona lezione, consentendoci di soffermare l’attenzione sulle relazioni “ai tempi degli algoritmi e dei social media”. La lettura di questo libro potrebbe fare comodo a tutti.

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