A proposito di SLW, dove siamo giunti

A proposito di SecondLearning World, purtroppo la piattaforma Opesim, su cui si basa non è risultata sufficientemente stabile. Per tutta l’estate una serie di crash ha impedito di lavorare ai vari progetti (vedi la timelines di Ecosistema Amiata) e quindi si è potuto evidenziare che questo tipo di mondi virtuali non è affidabile per l’uso didattico, almeno per ora. Sicuramente in un futuro prossimo ci saranno sviluppi positivi che renderanno Opensim anche migliore di SecondLife, come del resto dimostra Cyberlandia

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Che fosse difficile mantenere in piedi opensim, era già chiaro: frequentando altre “isole” costruite con lo stesso soft, avevo riscontrato problemi di vario tipo, come inamovibilità dell’avatar, visione errata del paesaggio virtuale, crash improvvisi o necessità di chiudere e di riloggarsi spesso. Di qui la mia ricerca di un viewer idoneo per opensim, che si combinasse anche con le ridotte potenzialità del mio portatile, consentendomi una permanenza più lunga in particolare, a Slw. Il più delle volte, però, la piattaforma da me preferita è “down”, in parole povere non si entra neppure con le cannonate :-(. E non ditemi che con opensim è meglio usare Hippo, non parlatemi di settaggi speciali, con i quali ho combattuto pressochè tutto agosto…

A parte lo scoraggiamento comprensibile, Slw rimane un esperimento che proseguirà nel tempo, visto che è stato deciso di non chiuderla. Come in tutte le sperimentazioni, ci saranno miglioramenti, avvalendosi anche di esperti, quali Carlos, ben noto in opensim, che poco alla volta la renderanno più adatta alla didattica dei mondi virtuali. Almeno è questo che insieme a me si augurano tutti gli insegnanti che insistono con pazienza a voler lavorare in Slw. Ma certo, nulla si potrà davvero fare se l’ente promotore, cioè l’Ansas  di Firenze, non sosterrà adeguatamente la piattaforma, nata per la volontà di sperimentare nuove vie dell’apprendimento, grazie ad Andrea Benassi. E’ da notare, comunque, un particolare che fa riflettere: da una parte si avviano le scuole all’introduzione di strumenti estremamente costosi e ancora non perfetti, come le Lim. Dall’altra sembra non vi siamo mezzi sufficienti per stabilizzare piattaforme gratuite, che hanno poi solo necessità finanziare legate al mantenimento e alla formazione dei docenti.

Nel frattempo Scuola3d è attiva, stabile e ben funzionante: iscrivetevi!

Grande Scuola3d 🙂

Ps: ne approfitto per segnalare questo post nel blog di Giorgio Jannis,  sempre molto attento e direi quasi un “visionario” nell’accezione più positiva del termine, del panorama scolastico italiano.

Qua sotto invece, un breve resoconto sulla serata di giovedì scorso a Slw.

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