Spesso mi sono imbattuta in parole come queste: css, java, scritp e anche php. Ma cosa vogliono dire? Stamani un post illuminante di Andreas, dal titolo “Il codice gemmante“, mi riporta alla mente tanti tentativi, poi interrotti sia per mancanza di tempo (le guide in Internet ci sono, ma il tempo è sempre poco), sia perché in solitudine, provare e riprovare senza qualcuno che ti aiuta, è di maggiore sacrificio e qualche volta vuole anche dire non arrivare alla conclusione…
Col php mi scontrai molti anni fa: la costruzione di pagine dinamiche prevedeva l’integrazione dell’html (che avevo imparato a costruire col mitico blocconote degli Accessori di Windows), con questo linguaggio definito oggi Hypertext Preprocessor: cercai di seguire Marco Parodi che a quei tempi teneva uno dei primi corsi on line che avessi mai frequentato: lo aveva messo su per i suoi studenti, ma essendone venuta a conoscenza, mi ero iscritta. Purtroppo il risultato era per me talmente scadente, che alla fine rinunciai: troppo complicato. Di quel corso ho perso le tracce: avevo sempre pensato che prima o poi avrei potuto riprenderlo, ma del resto sono una semplice maestra, mica un programmatore! Quindi in pratica, mi è sempre rimasta la voglia di capire cosa sia davvero questo mitico linguaggio che però so un po’ a cosa serve: creare pulsanti, caselle, form in cui gli utenti possono inserire del testo, quindi in pratica a creare pagine interattive. Oggi per fortuna, per fare queste cose ci sono molte applicazioni online…ma non sono sempre controllabili o come io le vorrei.
Il java script invece mi serviva per creare effetti divertenti, come questo I sapori di una volta, ma in pratica non facevo altro che ricopiare del codice all’interno delle mie pagine in html: trovavo i pezzi in giro per il web, copiavo e incollavo e modificavo solo alcune parti, quelle che mi servivano per personalizzare. Ad un certo punto c’era un sito web cui ero iscritta, che mi mandava un java script diverso alla settimana e il divertimento era per me assicurato: con le pagine del giornalino online dei miei alunni, ogni volta riuscivo a sorprenderli! Ricordo la pagina cambia-colore, gli orologi, i menu e sottomenu che seguivano lo scorrimento della pagina e tante altre applicazioni davvero divertenti…
Lo script preso da solo è una conoscenza più recente (2008?) legata in particolare ai miei primi ingressi in Second Life: fu lì che scoprii questi programmini speciali che inseriti nel contenuto degli oggetti3d da me creati potevano fare ciò che volevo: muoversi, suonare, cambiare colore…fino a realizzazioni più complesse. La mancanza nella mia preparazione culturale, di una parte importante della matematica mi ha sempre impedito di crearne per conto mio, come invece erano capaci di fare ad esempio, gli alunni di Marinù, docente di matematica e scienze illuminata che usava Second Life per portare i suoi ragazzi delle superiori a creare questi programmini ai fini puramente didattici (riferimenti qui Insegnare a programmare in Second Life.
Non potendo neppure minimamente pensare di arrivare alle capacità degli allievi di Marinù, ecco che scoprii Scratch: Scratch è un interessante ambiente di sviluppo visuale, pensato per introdurre i bambini (ma non solo) alla logica della programmazione e dello sviluppo di software. Così potevo programmare ciò che volevo…o quasi! Ora è da tempo che non lo uso e l’ultima volta che lo scaricai in uno dei pc che poi mi sono passati fra le mani in questi intensi anni di scoperte in Internet e al computer, non mi ci ritrovavo più molto e non sapevo dove ricavare il codice che mi serviva per il copia-incollare…Insomma, c’era da rimettersi a studiarlo un’altra volta. Per ora ho lasciato perdere…
Ma certo Andreas anche stavolta, mi ha messo tanta curiosità e lo stimolo a riprovare…
Questo è un pezzo di codice java script di prova: non vuol dire molto su questo post…ma vediamo che effetto ha sul blog di wordpress:
My First JavaScript
Click the button to display the date.
Forse potrei riprendere le prove di un tempo…