Parafransando il titolo del noto romanzo epistolare di Goethe, anche il mio “io” sta soffrendo molto in questo periodo.
Quando ho affrontato la nuova avventura del registro on line, ero entusiasta: un nuovo affascinante strumento che sembrava avere tutte le caratteristiche desiderate. Registro flessibile, modificabile, completo, quello di Scuole Toscane era un’ottima scelta anche perché gratuito…sempre però dietro a questa parola, “gratuito”, mi veniva un po’ di allergia: quando si fanno le cose per la scuola, spesso il “fai da te” è legato ad un gran lavoro nascosto, non retribuito, volontario. Certo, si sono evitati prodotti che necessitano di una spesa stimata variabile, fra i 300 e i mille euro circa, all’anno. Ma se si paga…tutto deve funzionare, non si può dire “da questo momento in poi…mi dimentico che ci sei”: l’anno successivo la ditta non viene pagata e ci si orienta altrove…
Pensando quindi, a tutto ciò che di negativo poteva capitare, quando fu fatta la scelta di adottarlo, mi veniva in mente che l’interesse volontario, l’impegno disinteressato, la pazienza dello “staff”, potesse ad un certo punto esaurirsi: e se fosse venuto meno cosa sarebbe accaduto? Era un rischio da correre? Non osavo neppure sfiorare col pensiero l’idea.
Purtroppo adesso ci siamo: niente più aggiornamenti, niente più riparazione di bag, il codice sorgente risulta irraggiungibile … Alla vigilia dei primi pagellini, il Registro on line non è ancora perfettamente funzionante e a nulla e a niente sembra reagire lo “staff”. Cosa fare?
Per ora si continua a riempire il registro on line di assenze, voti e annotazioni. Vedremo in futuro se “il bello addormentato” (alias, lo staff) si risveglierà. Lo spero per tutti e anche per me, che impotente, assisto un registro di cui non ho le chiavi per aprire tutte le porte.
Per ora è tutto, ma vi terrò aggiornati!
Ps: sì, lo so, dovrei evitare post di questo tipo, e allora, scuserete lo sfogo!
6 pensieri su “I dolori del giovane Werther”
I commenti sono chiusi.
Comprendo anch’io il tuo disorientamento di fronte all’impotenza! Anch’io ho scelto una piattaforma gratuita per caricare LO per la mia classe e permettere così un percorso di studio personalizzato, ma ci sono degli intoppi: lo staff è proprio “bello addormentato” come lo hai definito tu : le interazioni sono a senso unico, pagine che non vengono più aggiornate e altre cose…
Un vero peccato! Tanti progetti ministeriali e non partono con grandi entusiasmi ma poi, lungo il cammino, si sgonfiano come un palloncino.
Cara Flavia,
il fatto è che per quanto riguarda i LO, puoi anche farli o no…ma il registro elettronico è stato dato per obbligatorio, salvo smentite successive…quindi in questo caso lo strumento secondo me, doveva essere “sicuramente” funzionante e non solo: torno ora da una delle scuole Medie del mio Istituto, dove ho raccolto le lamentele di una docente che non si sente molto “forte” nella sua parte tecnologica. L’insegnante finisce per fare annotazioni sul quaderno personale per poi trascrivere a casa, nella comodità della sua abitazione, nel registro elettronico… Questo perché non hanno voluto togliere i portatili dall’aula multimediale per non toglierli al docente di Tecnologia. Insomma, l’adozione del registro on line non è il solo problema, le implicazioni sono molteplici, riguardano come sempre, anche la preparazione “digitale” dell’insegnante…e più in generale la classica tendenza della scuola italiana di fare le innovazioni coi “fichi secchi”.
Sì Flavia, un vero peccato!
Sfogo più che comprensibile. Non se ne può più, sembra che “il sistema italia” sia basato sulle nozze fatte con i fichi secchi!
Sono andato a vedere, com’è che la grande maggioranza deli utenti di codesto registro elettronico sono nella provincia di Grosseto?
Caro Andrea,
il registro è il prodotto originale di uno staff grossetano. In effetti non so poi come sono andate le cose, ma penso che i dirigenti della zona si siano in qualche modo “contagiati” l’uno con l’altro, tanto da prendere la stessa decisione.
Grazie Nicoletta
Novità! Lo staff è ripartito…per fortuna! ed è pure uno staff che mi piace tanto. Posso dire che sono innamorata professionalmente 😉