Dopo l’apertura della opensim dell’Ansas di Firenze, SecondLeanring World, che risale ormai a due anni fa e di quella francese che sembra molto stabile, nonché il tentativo di Lisa di creare un mondo3d autonomo, di cui non si è saputo più nulla, purtroppo, ecco una notizia che invece appare molto interessante: l’ingegnere Luca Galletti sta realizzato un progetto nel suo istituto per Geometri di Perugia, dove ha iniziato ad utilizzare il mondo3d di opensim, ma in modo autonomo. Vale a dire che ha caricato in uno dei pc della sua scuola il programma necessario, e ha poi aperto la piattaforma in locale ad altri computer, in modo che 8 alunni potessero accedervi.
Il “battesimo” della piattaforma è proprio di qualche giorno fa: il mondo 3d di Luca sembra perfettamente stabile e l’interesse degli alunni è al massimo grado: tutti si sono subito preoccupati, come è naturale, del proprio aspetto fisico: la cittadinanza digitale qui prende vita concreta, e quindi è sentita più che mai. Ma ovviamente l’obiettivo è molto più alto. Si parla di ricostruzioni in materiali vari, in base ai progetti su carta di edifici che dovranno avere certe caratteristiche. Del resto, quale istituto, meglio che di un geometra, potrebbe utilizzare a tale scopo l’opensim? Credo che sia sicuramente il primo progetto in Italia di questo tipo, con queste caratteristiche:
- uso della opensim in locale, quindi nessun problema di accessi ed incontri ritenuti “pericolosi” fra minori e adulti; l’unico che incontreranno, sarà il loro stesso professore;
- uso delle costruzioni virtuali per quelle che dovranno diventare costruzioni reali; i classici disegni su carta trasparente, dove si calcolano con precisioni le misure, le dimensioni, i materiali da costruzione vengono costruiti nel 3d;
- completa gestione della piattaforma opensim senza amministratori esterni: il professore che guida i lavori è anche amministratore di sistema, con grandi competenze informatiche, quindi, oltre che ingegneristiche.
Faccio i miei auguri a Luca per l’iniziativa veramente innovativa: dimostra che i docenti non sono semplici “statali” come qualcuno mi diceva ieri sera, ma professionisti seri che si aggiornano a proprie spese e che desiderano per gli alunni un apprendimento vero, che vada aldilà del voto in pagella.