Ancora da “Il futuro non è più quello di una volta”, l’intervento di Luisanna Fiorini è molto significativo. La rete ancora fa paura. Si parla tanto di competenze digitali anche ad apprendere sia dei docenti che dei discenti. Ma in realtà si rincorre ancora una sorta di mostro che internet stesso.La mappa in pratica sostituisce la classica presentazione in powerpoint perchè la rete va abitata e quindi …lo strumento usato è MindMap. RobinGood ha creato un wikimainmap editabile da tutti per ricevere dalla rete un feedback e verificare cosa intendessero gli altri, per strumenti migliori. Ha applicato un principio della rete senza il quale non avrebbe avuto mai potuto ricevere così tante informazioni.
Il titolo del suo intervento un po’ ludico è Isoradio: questo servizio che la Rai eroga sulle nostre autostrade dal 1989 che talvolta dava in modo autorevole informazioni contrarie alla realtà. Oggi Isoaradio si avvale degli sms degli utenti che comunicano direttamente le informazioni in base ad un principio di interdipendenza collaborativa che è fantastico: partecipazione responsabile e condivisa. Non aspetto che mi dicano dall’alto, ma prendo iniziative… Questo dovrebbe fare anche l’insegnante. Spesso il docente si vede “dall’autorità” costretta a usare spazi nascosti e protetti da pass che magari servono solo per scaricare un file..mentre nella rete ci sono già strumenti collaborativi, interi corsi di apprendimento liberamente scaricabili e anche migliori…Il problema non sono i permessi: sono io-insegnante, che devo andare dai ragazzi, io devo uscire fuori…meglio non credere nelle riforme, piuttosto al cambiamento omeopatico della società (DeKerckove). Allargare lo spazio di apprendimento, rivedere le competenze portabili, mediate dalla rete, docenti che se cambiano scenario non restino bloccate…la rete è la capacità di tirare fuori le antenne, comprendere e imparare dall’inaspettato. Il multitasking non è un difetto, ma è la capacità di tenere in sospeso e stare all’erta e saper al momento giusto prendere quello che serve. I nostri alunni non sono ipercinetici, nè disattenti, sono diversi da come eravamo noi da piccoli, perchè sono generazioni diverse, ma sicuramente migliori di noi. Luisanna alla fine, spezza una lancia per la libera condivisione di materiali scientifici on-line, punto sempre centrale dei suoi interventi che non si può che condividere pienamente.
Sentiti un po’ i vari interventi, mi sono resa conto che spesso l’innovazione è già dentro la scuola! E vediamo come:
- attraverso tutti i siti web che gli insegnanti si sono fatti o per lavorare meglio coi ragazzi o per la scuola
- mediante l’abitudine graduale alla documentazione delle esperienze
- grazie a tutta una serie di attività in rete o anche non in rete (la teconologia è anche fuori dalla rete o no?) che spesso restano nascoste, ma che hanno un valore incredibile per gli alunni .