L’intervento di Mario Rotta

…Il rischio che si corre è ritrovarsi qua fra qualche anno e sentire ancora parlare di rinnovamento della scuola, di scuola 0.6 ecc…Nell’innovazione della scuola tutti sono coinvolti. Sarebbe già interessante domandarsi la struttura che anche come edificio la nuova scuola dovrebbe avere, anzichè somigliare a “loculi” che si aprono in un corridoio.  Sarebbe sufficiente far uscire fuori dal seminario di oggi anche solo tre cose da fare. Una per esempio potrebbe essere: come posso fare in modo che le mie sperimentazioni diventino buone pratiche, oppure come posso prendere uno di questi strumenti di cui si è parlato e fare in modo che i ragazzi inizino a costruirsi le loro conoscenze, qualcosa che li rimetta in relazione col mondo, altrimenti continueranno a farlo fuori dalla scuola: è un loro giusto modo di riappropiarsi di ciò che la scuola purtroppo nega. Oggi la scuola è ancora uguale a se stessa: gli studenti usano nella vita, solo il 5% di quello che imparano a scuola. Forse ci vorrebbe una volontà politica più forte in questo senso.

Molte delle frasi che si scrivevano dieci anni fa a proposito della scuola sembrano ancora valide, per esempio “educare al cambiamento”. Come mai non si è riusciti a cambiare in modo significativo?