Disegnare esperienze didattiche

Andrea Benassi rende ancora più interessante l’undicesima lezione di SecondLearning, didattica dei mondi virtuali. Si rifa a Francesco Antinucci, il quale  distingue due tipi di apprendimento: quello scolastico, ossia il processo simbolico-costruttivo e quello forse più antico e che nella scuola si tende a perdere: il percettivo-motorio. Il secondo è forse il più congeniale che abbiamo, è l’apprendimento dell’età prescolare: si tocca, si rompe, si fa esperienza diretta; c’è una percezione dell’ambiente circostante, si sperimenta di continuo. E’ qualcosa con il quale si apprende da quando si nasce. E’ stato l’apprendimento che è andato per la maggiore nella storia dell’uomo. Nella bottega del Verrocchio si imparava il mestiere, la scuola non era quella che si intende oggi, ma era la bottega stessa. Fino all’avvento della stampa, la maggior parte delle persone che pure avevano ruoli importanti, come l’ingegnere ecc…non sapevano neppure scrivere. Il simbolico-ricostruttivo è l’apprendimento dei libri, che non permettono di conoscere la realtà che andiamo a studiare, ma permettono di ricostruirla; quindi è una conoscenza mediata; si studia ad esempio la costruzione, senza aver mai costruito nulla, delle tecniche, non si conosce direttamente, ma attraverso una ricostruzione che usa i simboli alfabetici. I libri diventano il sistema più economico, la tecnologia che ha consentito alla scuola di ridisegnarsi intorno ai libri. A scuola l’insegnante presenta i simbili della scrittura e della lettura. Da quel momento in poi il nostro modo di apprendere cambia drasticamente, da percettivo-motorio a simbolico-ricostruttivo, con tutte le difficoltà che a volte si presentano.

L’idea è di riportare l’appredimento percettivo-motorio a scuola: attraverso delle esperienze in cui le persone fanno esperienze, mediate sempre da un “mediatore”, ma si impara attraverso il fare, come nella bottega. L’esempio classico che è vicino a noi tutti è quello dell’apprendimento di un applicativo del pc, come Word. A tutti è capitato di capire che si poteva scrivere al pc e stampare, ma ciò richiedeva un appredimento. Eppure quasi nessuno ha letto prima, il manuale per imparare. Si è imparato attraverso gli errori: l’apprendimento percettivo-motorio è facilmente applicabile.

Per imparare le lingue, bisogna fare per forza esperienza diretta, nei paesi stranieri. L’esperienza linguistica all’estero era ricreabile a sl e quindi si è cercato di ricreare delle situazioni, delle esperienze che sottintendessero le esperienze didattiche, per esempio andare in aereoporto, perdere le valige e quindi iniziare un percorso obbligato che vede la persona andarsi a cercare coloro con i quali relazionarsi per ritrovare ciò che è nostro.

Dietro alle due esperienze sulla lingua, c’era l’obiettivo dell’acquisizione in un settore particolare: l’architettura. Cinque studenti stranieri dovevano quindi finire di arredare gli scenari secondo le indicazioni di Geordie, il committente, essi dovevano imparare una serie di parole specifiche che consentivano loro di arredare secondo le istruzioni. Dovevano anche acquisire una base culturare sull’architettura italiana, sul nostro modo di arredare ecc… Tutti gli oggetti che si presentano oggi al “casale”(dietro la zona di Secondlearning-Indire a SL), sono stati da loro acquistati in base ad un badge preciso e disposti seguendo una cultura per loro straniera, legata alla lingua italiana, che loro dovevano imparare: ecco quindi l’esempio concreto di una esperienza didattica predisegnata, veicolata secondo un modello percettivo-motorio, che nel caso della lingua straniera, è quello più accettato. Bisognava permettere agli studenti stranieri di essere architetti, sia pure nel virtuale: a sl si può scegliere un modello, impostare una simulazione che non è neppure una simulazione vera e propria. Il punto era : come ricreare una esperienza che equivalesse e non sostuisse la venuta in Italia degli studenti. Di fatto si riesce a valutare l’esperienza, dall’esperienza stessa: l’arredamento del casale è direttamente valutabile, è certificazione dell’avvenuto apprendimento stesso.

L’esperienza è documentata in un video e anche in un secondo movie che suggeriamo di vedere. Qua il link all’intera esperienza.